Questa villa fu costruita per mia volontà, contavo di abitarla, con la mia famiglia, al mio ritiro da condottiero nell’arte militare.
Correva l’anno 1570 quando incaricai il noto Architetto ….ahimé non ricordo il nome, di progettare la villa che come vediamo ha ben retto il passare degli anni.
La mia famiglia fu presente nel territorio quartesolano per secoli e in questo luogo possedevano già una Villa in stile gotico con vicino l’Oratorio e l’ambiente che la circondava era un fitto bosco di 75 campi di rovere di cui sei destinati alla villa ed ai suoi giardini.
Quello che io commissionai al noto Architetto era una bella villa padronale, come quelle che i nobili veneziani stavano costruendo in tutto i territorio dominato dalla Serenissima, raccomandando però che ci fosse un grande granaio soleggiato e arieggiato; con la bonifica delle paludi il terreno era divenuto coltivabile a grano e servivano locali dove riporre il raccolto.
Sono passati quattro secoli ed oggi dalla locandina posta all’ingresso della villa vedo che qui si possono organizzare eventi come matrimoni, feste e manifestazioni andiamo a scoprire... la galleria di immagini mostra in ordine: Il Parco, il cortile, il salone ricavato dall’antico fienile, il portico, Il salone d’onore, parcheggio.
IL GRANAIO Foto 1
Che meraviglia! Mantiene la sua forma originale a doppia “ T “, come il salone sottostante, l’intreccio delle travature che sostengono il tetto è un labirinto di travi con spinte e controspinte una vera genialità per l’epoca è una struttura da ammirare: fa pensare ad un fuoco d’artificio.
GLI AFFRESCHI
Ippolito scopre, attraverso il modellino che la sua dimora era affrescata ed esclama: “Che stupendi affreschi impreziosivano le pareti e guarda un po’……che originale raccontano la storia della mia vita d’armi.
Ed ora dove sono? Che fine hanno fatto?
Ed il passaggio segreto nelle cantine ci sarà ancora? (foto 2) Da dove si entrava? Sono passati più di 400 anni e …...sarà stato tramandato?